Buongiorno, amici lettori, e ben tornati sulla mia pagina.
Oggi voglio parlarvi di un libro che mi ha fatto piangere. E sì, non è una cosa che capita così spesso. Sto parlando de “L’ultima notte della nostra vita” di Adam Silvera, che io ho conosciuto con un libro ancora non tradotto in italiano (“What if it’s us”).
DI COSA PARLA L’ULTIMA NOTTE DELLA NOSTRA VITA
Potrei dire che si tratta del male to male romance più atipico mai visto. In parte, perché già il titolo è un enorme spoiler e il concetto stesso di un finale non positivo un po’ cozza con l’archetipo della letteratura d’amore.
Inoltre, questo romanzo che ha forti vene romantiche, può considerarsi anche un ibrido letterario, dato che si può intravedere una sfumatura distopica (dando per scontato che la realtà in cui vivono i nostri personaggi sia peggiore della nostra) nella trama. L’architrave della narrazione è, infatti, una svolta fantascientifica grazie alla quale sarà possibile prevedere il giorno della propria morta ed esserne informati ventiquattro ore prima così da poter passare il più entusiasmante giorno fatale possibile.
I protagonisti di questa storia così originale e bizzarra sono Mateo e Rufus, due adolescenti destinati a conoscersi proprio in quella che sulla carta dovrebbe essere l’ultima notte della loro esistenza.
IL MIO GIUDIZIO
Partiamo dal presupposto che il libro sia un po’ troppo sdolcinato e patetico (nel senso proprio del termine, cioè che induce forte emozioni). Pare quasi che, a volte, l’obiettivo dell’autore sia quello di fare commuovere il lettore piuttosto che limitarsi a raccontare una storia.
Questo patetismo, tuttavia, non supera mai la linea di confine del melenso, permettendo al lettore di godersi una storia con ampi toni drammatici ma che al contempo gli offra spunti per riflettere sul reale e per analizzare le proprie prospettive e la fortuna di non sapere quando morirà.
In un certo senso, L’ultima notte della nostra vita è un libro che ci invita a goderci il presente, ad apprezzare la compagnia e l’affetto delle persone care. È un invito – per dirla in modo più sintetico – a vivere intensamente.
Ciò che ho davvero adorato del romanzo, però, è il modo in cui Silvera rappresenta la cultura pop contemporanea nelle sue pagine. Tra le canzoni scelte e i vari riferimenti ai social network, la vicenda è incredibilmente verosimile. Peraltro, io penso di avere proprio un debole per questo autore perché mi permette di identificarmi nei suoi personaggi e tocca la mia sensibilità come pochi altri scrittori hanno fatto in passato.
Se siete alla ricerca di libri intrisi di romanticismo ma che vadano al di là di ogni cliché, questa lettura è l’esperienza che fa per voi. Assolutamente consigliato!