A metà tra Satana e un nuovo messia, la figura di Charles Manson è una delle figure criminali più affascinanti e carismatiche della storia dell’umanità.
Il libro di Vincent Bugliosi dedicato al processo a Charles Manson e alla sua “Family” è stata una delle letture più faticose degli ultimi mesi.
Di solito, le opere letterarie di genere true crime sono tra le mie preferite, testi che riesco a divorare in breve. Non è stato così, però, con Helter Skelter.
Bugliosi, rappresentante dell’accusa, procuratore che praticamente da solo ha retto il caso de “Il popolo contro Charles Manson”, ha messo nero su bianco la sua esperienza, descrivendo in maniera dettagliata tanto le indagini quanto le varie fasi processuali e i personaggi che hanno caratterizzato una delle storie criminali più inquietanti e cruente della storia statunitense.
Perché è stata una lettura faticosa? Innanzitutto, perché la prima metà del libro risulta essere un resoconto eccessivamente particolareggiato di tutti gli aspetti delle indagini, anche dei più insignificanti. In qualche modo, Helter Skelter, per le prime 200 pagine, appare più come un faldone ricolmo di informazioni che come un testo destinato a essere letto dal grande pubblico. Bugliosi affronta la scrittura del suo libro con la stessa meticolosità con cui ha istruito il caso.
Solo nella seconda metà del libro, quando ci si avvicina davvero alla mentalità di Manson e della famiglia e al loro modo di comportarsi, il lettore rimane agganciato e riesce ad apprezzare la lettura.
Ritengo, inoltre, che l’interesse del lettore non poteva che essere attirato dalla personalità di Manson e dal suo rapporto con gli omicidi. Invece, Helter Skelter, fondamentalmente, non si allontana mai dall’essere una testimonianza di chi, in fondo, aveva solo il compito di fare condannare Manson e non tanto comprenderlo. Anche se – va detto – Bugliosi è stato tra i primi a individuare il vero movente degli omicidi della Family e solo grazie a lui, si può dire così, si è riusciti ad arrivare a una incriminazione in un caso giuridico che era un vero unicum ai tempi in cui è stato affrontato.
Si tratta, in definitiva, di una lettura impegnativa, che, però, riesce a disvelare ugualmente la figura di Manson e l’effetto che avevano i suoi proselitismi sui suoi seguaci. Una lettura fin troppo dettagliata, ma interessante e che consiglio agli appassionati del genere.
Ce l’ho nello scaffale “da leggere” dal 2019 ma ancora non l’ho iniziato.
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Pesantuccio.
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io invece oggi per la prima volta in anni ho abbandonato un libro nelle prime 50 pp: era un’opera sul medioevo, una cosa culturale, e l’ho messo giù tra le fonti storiche per accultarsi; non ho letto la noia 😅
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Io non riesco ad abbandonarli. me li trascino
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Eh ho troppi libri da leggere e già mi stresso con la tesi 😂
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