Una delle discussioni più accese su Reddit in merito alla serie House of the Dragon è quella legata a Daemon Targaryen e al perché il personaggio interpretato da Matt Smith piaccia così tanto ai fan.
Persino i produttori della serie sono piuttosto sorpresi, a quanto pare, dall’accoglienza del personaggio.
E, se ci pensate, Daemon ne ha combinate parecchie per cui è davvero strano considerarlo adesso un beniamino del pubblico. Ma tant’è…
Riavvolgendo il nastro della prima stagione di House of the Dragon, abbiamo visto Daemon prendere in giro il fratello e ridere della morte di suo figlio Baelon, lo abbiamo visto combattere in modo assolutamente sprezzante nel torneo, lo abbiamo visto condurre la giovanissima Rhaenyra in un bordello per sedurla, lo abbiamo visto uccidere la moglie senza pietà e, infine, architettare l’uscita di scena di Laenor e, infine, lo abbiamo visto uccidere senza esitazione Vaemond Velaryon, colpendolo alle spalle.
Un curriculum niente male per un personaggio che, malgrado la propensione al sangue e l’irrequietezza, ha fatto innamorare il pubblico.
Le ragioni dell’affetto tributato a questo antieroe?
Presto detto. Daemon è l’incarnazione dell’antieroe tragico. È un personaggio che ha delle motivazioni alla base delle sue azioni. È naturalmente portato per il dominio, è un grande comandante e un grande guerriero, ma ha dovuto vivere la sua vita un passo indietro rispetto al fratello maggiore, Viserys. Un po’ come Aemond Targaryen, è il figlio giusto nato al momento sbagliato, costretto a vivere in secondo piano, all’ombra. Una frustrazione che ha sicuramente incendiato il carattere incandescente di Daemon che non si è mai preoccupato delle conseguenze e ha sempre portato fino in fondo i suoi piani.
Ma, oltre alla motivazione alla base delle sue azioni, contribuisce al successo del personaggio l’interpretazione di Matt Smith. Smith è uno di quegli attori capaci di fare innamorare il pubblico con poco. La sua espressività rende assolutamente vivo Daemon Targaryen e lo rende… invero, assai diverso dal Daemon letterario. Il personaggio che si intravede in Fuoco e sangue sembra avere una sola qualità: la grande abilità in battaglia. Per il resto, appare crudele oltre ogni misura, incapace di esitazione. Il Daemon televisivo è più complesso. Ha le sue fragilità (evidenti, nel momento in cui ha cercato di stare lontano dai sette regni per non soffrire il suo ruolo secondario negli equilibri del potere), ma ha anche la capacità di provare affetto per qualcuno. Si percepisce che, pur non amando Laena, per lei prova un profondo rispetto. Nei confronti di Rhaenyra e del fratello Viserys nutre dei sentimenti più forti. Non incrollabili, ma comunque più solidi e vibranti.
La differenza con Aegon II
Si discute su Reddit anche del perché il pubblico adori Daemon mentre riconosca tutte le pecche e le negatività del personaggio di Aegon II, incoronato re nel nono episodio della prima stagione di House of the Dragon.
Pare quasi banale dirlo, ma c’è modo e modo di essere un antieroe.
Daemon è forte, crudele a tratti, ma pieno di carisma. La sua apparizione fa cambiare le atmosfere. Incute timore con un singolo sguardo.
Aegon II è vile, abietto e rifiuta quello che persone più valorose di lui desiderano e non possono ottenere. Peraltro, Aegon II è uno dei personaggi più disgustosi di Martin. Non solo è un idiota, privo di spirito e di carattere, ma è un degenerato, uno stupratore e un pedofilo (almeno, a ciò si allude nella serie televisiva). Uno di quegli antagonisti che non possono proprio conquistare il pubblico.
Per approfondire la storia dei Targaryen, ti consiglio di leggere Fuoco e sangue!
Matt Smith è un grande attore. Però se posso spezzare una lancia in favore di Aegon II, nei libri non è proprio così, nella serie lo vogliono rendere molto più odioso e cattivo, sotto-intendere la pedofilia è stato un colpo davvero basso. Nella serie gli autori stanno distorcendo le cose per far passare da vittima Rhaenyra in ogni situazione.
Nei libri Aegon II è un uomo sicuramente poco piacevole e carismatico, è uno che non doveva fare il re, un mediocre insomma interessato solo a donne e bella vita. Si ritrova re contro la sua volontà perché la sorella ha combinato un casino dietro l’altro e nessuno vuole Daemon come principe consorte e un bastardo come re in futuro. Insomma Aegon deve fare il tappabuchi e si ritrova re, contrariamente alla sua volontà si ritrova in mezzo alla danza e a quel punto danza.
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Sì, nella serie tendono a estremizzare le cose. Comunque il pubblico sta percependo il tutto anche in maniera un po’ distorta. Per dire, Alicent ha un sacco di aspetti positivi nella serie, ma per tutti lei è il male e Rhaenyra il bene, senza percepire i grigi dei personaggi.
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Certo che Rhaenyra per tutti è il bene hanno eliminato tutte le problematiche del suo personaggio e reso i Verdi tutti cattivissimi tranne Helaena. Per dire, la (non ) morte di Laenor ce l’avrebbe fatta odiare molto di più a Rhaenyra, così hanno raddrizzato il tiro.
Il motivo dell’odio di Criston Cole è diverso, ma l’hanno reso così solo perché Rhaenyra l’ha rifiutato. Hanno romanticizzato la sinistra storia incestuosa con lo zio e reso adorabili Jace e Luke. Insomma hanno distorto tutto per rendere i Verdi cattivi, così che tifassimo per la donna. Quando il vero motivo per cui Rhaenyra non va al trono è il fatto che i suoi figli sono bastardi e ha sposato Daemon. La parte misogina della storia sta nella storiografia che ne fa un ritratto estremizzato e cattivo in chiave misogina.
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Per me, hanno edulcorato anche il personaggio di Alicent. Per dire, il fatto che capisca che era volontà di Viserys che Aegon salisse al trono riduce la crudeltà delle sue azioni. In più, non vuole uccidere Rhaenyra e vuole agire per vie diplomatiche al contrario del padre che ammazza tutti e subito. Però, il pubblico vede solo che Rhaenyra è bionda e Targaryen e Alicent è stronza e cattiva.
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Si non ho apprezzato nemmeno la santificazione di Alicent che però viene sempre ritratta come una pessima madre per tutta la serie a differenza di San Rhaenyra. Però non capisco perché le donne al potere non possano essere stronze quanto gli uomini, era quella la forza del personaggio di Alicent che è falso e calcolatore, mentre quello di Rhaenyra è quello di una testa calda viziata.
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Non so se sia lecito parlare di santificazione, dal momento che quello che fa Alicent, qui, è rifiutarsi di far uccidere una persona a sangue freddo. Dovrebbe essere il minimo indispensabile per definirsi dei decenti esseri umani. Posto che, come già scritto più volte, è innegabile che la serie voglia farci tifare per i Neri dipingendo i Verdi come i villain della situazione, ricostituendo la dialettica tra Stark e Lannister di GoT.
Le donne al potere possono essere stronze eccome, Cersei lo è stata per otto stagioni! A me è sempre piaciuta fin dalla prima stagione, ma è una persona esecrabile che scende a patti molto in fretta con il fatto che Jaime abbia spinto Bran da una finestra, ha sempre odiato Tyrion e tradito Robert, e non ha battuto ciglio quando si è trattato di far saltare in aria Margaery insieme a mezza King’s Landing.
Qui la questione è che si è scelto di impostare la storia come una sfida al maschilismo e al patriarcato, e tutto si gioca su questa dimensione. Perfino Alicent, pur essendo la regina, alla fin fine non conta niente dal momento che a dare gli ordini è Otto e lei è costretta ad agire alle sue spalle. Credo sia per questo che, da quello che ho capito, le loro caratterizzazioni sono in parte state cambiate rispetto al libro, per portare avanti questa argomentazione trovando anche qualcosa in comune tra Rhaenyra e Alicent.
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Ti dico la cosa che mi da più fastidio è stato orientare tutto dalla parte dei neri
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Più leggo paragoni con il libro e più mi passa la voglia di leggerlo, cosa che invece vorrei fare perché l’idea di aspettare due anni per la seconda stagione mi è intollerabile!
L’affetto per Daemon è stato molto pilotato all’intero della serie dagli autori, ma non si può negare che Matt Smith gli abbia regalato un carisma che ben pochi, credo, si aspettavano.
A me, che pure il libro non l’ho letto, Aegon fa un sacco pena. Mi rendo conto che sia rappresentato in un certo modo perché noi tutti lo si odi e lo si disprezzi, ma il modo in cui si rende conto di non essere mai stato amato davvero né dal padre né dalla madre, di essere disprezzato dai fratelli, odiato dai Neri e, tutto sommato, ignorato dal popolo e dai nobili di Westeros mi ha spezzato il cuore. E’ un po’ il discorso di Cersei: è una donna cattiva, innegabilmente, ma fin dalla prima stagione mi ha fatto molta pena e si capisce quale sia stato il suo percorso che l’ha portata a diventare così.
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