Buongiorno lettori, oggi vi parlo di Laini Taylor, autrice di cui ho sempre sentito parlare ma che non conoscevo davvero fino al momento in cui ho assistito a una sua presentazione al Lucca Comics. Oggi ve ne parlerò perché ci sono stati alcuni spunti e riflessioni interessanti sulla scrittura e sulla creazione di un romanzo.
Premessa: non ho mai letto nulla di suo, ma al Lucca Comics & Games ho assistito a una sua presentazione. Devo ammetterlo, da aspirante scrittore (e qui, per scrittore, intendo scrittore di successo), ogni volta che assisto alle presentazioni di scrittori affermati mi deprimo sempre un po’… Mi chiedo se e quando ciò che scrivo arriverà davvero al pubblico. Piccola vanità, ma che credo sia inevitabile quando non vuoi limitarti a scrivere per te stesso.
Stavolta, però, l’umiltà della Taylor ha spazzato via ogni pensiero o tristezza. È stato bello vedere come una scrittrice che in dieci anni ha conquistato il mondo sia estremamente umile.
Le sue parole sono state davvero di ispirazione. È stato interessante vedere il suo punto di vista su come si scrive e su come si porta al termine un romanzo.
La Taylor – che si è oltretutto mostrata incredibilmente alla mano e simpatica – ha detto che:
- non esistono metodi giusti per scrivere un libro; dipende dal cervello dello scrittore e tutti gli scrittori hanno un cervello differente
- bisogna sempre trovare dei trucchi e dei metodi per stimolarsi ad andare avanti
- bisogna raggruppare molte idee e fonti di riferimento a cui attingere durante la stesura di un libro
Nel suo caso, inoltre, scrivere è sempre un’esplorazione nei meandri di una storia di cui non conosce il finale. Ha, infatti, affermato che, se conoscesse il finale dei suoi romanzi, prima di iniziare a scriverli si annoierebbe.
Ha affermato, infine, che, se c’è riuscita lei che è rimasta intrappolata nel tranello di una mente da perfezionista per anni, ci possono riuscire tutti.
È stato davvero bello conoscerla e ascoltare la sua interpretazione del mestiere di scrivere.
Domanda per voi: secondo voi esistono regole “giuste” per scrivere?