Non avevo mai parlato sul blog di Justice League, il film di Zack Snyder dedicato al gruppo di super eroi della DC Comics, tanto amati dagli appassionati di fumetti americani. Il film, approdato nelle sale nel 2017, ha ottenuto un bottino al box office mica da ridere, pur essendo stato pesantemente criticato dal pubblico e accolto negativamente dalla critica.
In questo articolo cerchiamo di capire perché è, effettivamente, un film mediocre, che resta, a mio modo di vedere, lontanissimo dal livello qualitativo dei film dedicati agli Avengers, gruppo di super eroi della “concorrenza”.
- LE FRASI DA DURO HANNO STANCATO
Sinceramente, credo che gli anni ’90 siano passati da un pezzo e personaggi maschili monodimensionali, intrappolati nel loro stereotipo di duri privi di fragilità piacciano poco al pubblico.
La scarsa attenzione dedicata alla tridimensionalità e alla vitalità dei personaggi del film è lampante se si fa un minimo di attenzione a quelli che sono i dialoghi che vengono pronunciati nel corso della pellicola.
Tralasciando Aquaman, che parla a monosillabi (per non dire grugniti), perché secondo il regista i veri machi sono incapaci di frasi di senso compiuto, focalizziamoci su Batman. Batman se ne esce con una serie di aforismi da tipico maschio alfa da far venire la pelle d’oca.
Quando dice, in relazione ai tempi che cambiano e a un mondo che appare irriconoscibile, che lui “non deve riconoscere il mondo, ma deve salvarlo”, giuro che stavo pensando di interrompere la visione. Ma quanto era scontata questa battuta?
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