Recensione di “I’ll be there for you” di Kelsey Miller

Eccomi qui a scrivere del libro che ho letto in queste vacanze. Si tratta di “I’ll be there for you“, libro della scrittrice e giornalista Kelsey Miller.

Questo libro, uscito in occasione del venticinquesimo anniversario del debutto di “Friends“, cerca di andare – come specificato dal sottotitolo – “dietro le quinte di Friends”.

Faccio una premessa importante per chi voglia capire se valga la pena o meno comprarlo, dicendo che pettegolezzi nel libro ce ne sono davvero pochi. Personalmente cerco di leggere questi libri per scoprire qualcosa che è rimasto oscuro, restandone spesso deluso. In questo caso, pur mancando notizie sconvolgenti o curiosità sulle star che hanno reso famosa la serie, devo dire di non essere rimasto deluso.

Anzi, devo dire che “I’ll be there for you” è una splendida lettura, frutto di un approccio giornalistico della Miller, che si rivela, a mio modo di vedere, una scrittrice pragmatica e intelligente. Riesce a creare qualcosa di assolutamente valido, pur essendo un’ “estranea” rispetto allo staff creativo e alle persone coinvolte.

“I’ll be there for you” non solo ci parla di Friends, di com’è nato, dei suoi creatori e di quelle che erano le vite delle star prima e dopo lo show, ma ci parla di come è cambiata la televisione, di come si è evoluta la serialità televisiva e del perché Friends è diventato così importante non solo per la Generazione X ma anche per quelle seguenti.

Un dato che ritengo valga la pena di sottolineare è quello relativo agli ascolti di questa serie. Considerate che, a partire dal 2015 (undici anni dopo la fine della serie) le repliche hanno ricominciato ad attirare più pubblico e sono sempre più seguite. Un dato che merita l’attenzione perché attesta quanto incredibilmente speciale sia stato Friends. Nessun’altra serie potrebbe vedere un’impennata negli ascolti così tanti anni dopo la fine delle trasmissioni.

Ancora oggi, ogni secondo, vengono postati numerosi articoli su Friends, una serie che, come capiamo dal libro, non è sempre stata considerata un fenomeno inarrestabile e che ha rischiato più e più volte di chiudere i battenti.

L’aspetto più interessante del libro, secondo me, è l’analisi della relazione fra il più grande disastro di questo millennio (la distruzione delle Torri Gemelle) e le sit-com. Come ha influito un evento così tragico nel “salvaguardare” le sit-com, in una televisione che le stava per considerare sorpassate.

Ovviamente Friends ci parla tantissimo di sociologia e di come la serie sia vista, a distanza di tempo, per le sue tematiche e aspetti più controversi. Kelsey Miller, infatti, analizza tutti quegli aspetti che vengono sempre passati sotto la lente di ingrandimento: dalle battute omofobe, alla rappresentazione dei transessuali, passando per il fat shaming. E, ovviamente, la tematica più controversa: l’assenza di diversità etnica nella serie.

Tutto questo viene esplorato nel libro di Kelsey Miller che, pur non rivelando niente di clamoroso o sconcertante, riesce a tenere incollati alle sue pagine e offrire un bagaglio di informazioni preziose per qualsiasi amante della televisione e dello spettacolo.

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5 pensieri riguardo “Recensione di “I’ll be there for you” di Kelsey Miller

  1. Il rapporto tra la tragedia delle Torri Gemelle e la rinascita delle sit-com sembra molto interessante; potresti farne un articolo, lo leggerei molto volentieri!

    Le critiche rivolte a Friends credo possano essere risolte semplicemente realizzando che si tratta di una serie nata quasi trent’anni fa, in un periodo in cui c’era meno attenzione a determinati temi.

    Piace a 1 persona

    1. Di fatto nel libro si dà questa spiegazione. E, anzi, molti addetti ai lavori di oggi parlano di come Friends sia stato “meglio di niente” in un periodo in cui alcune tematiche non venivano proprio trattate in televisione.

      Per quanto riguarda il primo aspetto, mi hai dato una bella idea. Devo un po’ documentarmi ma potrei proprio scriverlo un articolo sull’argomento.

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