Ho lavorato pochissimo ai miei progetti nelle ultime settimane, ma sto cercando di rimettermi in pari. Oggi ne approfitto per condividervi la primissima pagina di “Cronache di un Vampiro”. Ve ne ho parlato nel post sul 2019 del blog.
Spero vi piaccia!
Era intimorita. Continuava a scappare, svoltando a destra e a sinistra. Non ci aveva mai fatto caso a quanto sembrasse caotica quella città. Le appariva come un labirinto da cui voleva uscire il più in fretta possibile. Ma il terrore era tale da non riuscire nemmeno a trovare la via di casa. Tutto diventava spaventoso al buio. Anche il posto in cui credeva che la sua vita sarebbe cambiata, anche quella città straniera sulla quale aveva fantasticato per mesi prima di trasferirsi.
Ma perché si era trasferita?
L’oscurità la faceva tremare, come e più del freddo. E i rimpianti la accerchiavano. All’improvviso si rimproverava di essere partita e di aver lasciato l’Italia. Pensava che Oxford sarebbe stata la svolta definitiva. Si sarebbe laureata nell’università più rinomata al mondo e poi tutto sarebbe stato in discesa. Sarebbe tornata a casa come una vincente.
Sì, aveva pensato a questo quando era stata ammessa all’università. Aveva pensato a questo quando aveva preso il volo che l’avrebbe portata in Inghilterra.
Nei momenti più spaventosi, però, quando si attenua l’adrenalina, sopraggiunge una glaciale lucidità. La consapevolezza di non poter uscire sano e salvo dalle situazioni disperate ti assale all’improvviso.
Adesso camminava, senza più guardarsi alle spalle. Non capiva come fosse possibile essersi allontanata così tanto dalle strade principali. Era finita in un reticolato di vicoli per nulla illuminati. Era fuggita, senza pensare a niente, senza pensare alla migliore via di fuga. Le gambe avevano reagito prima del cervello e questa poteva essere la sua condanna.
Una luce finalmente comparve davanti ai suoi occhi. A non più di cento metri la viuzza si immetteva in un viale illuminato dai lampioni. Sì, lì sarebbe stata salva. Malgrado fosse così tardi, là era certa che nessuno l’avrebbe aggredita. Ricominciò a correre. A perdifiato. Sapeva che la luce era la salvezza, o almeno pensava che lo sarebbe stata.
Corse fino a quando un’ombra non le si parò davanti.
Mio figlio, il secondo, è appena tornato dall’Inghilterra dopo un anno trascorso fra Leeds e Oxford (dove andava per lavorare al sincrotrone) ma, a parte qualche collega appiccicoso e ricorrenti incubi gastronomici, non ha vissuto mai niente del genere…
Scherzo, eh? 😄
Visto che l’ambientazione è britannica ti chiedo: è una storia ante-Brexit o post-Brexit?
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Idealmente è ambientata nel 2019, ma non so se ci saranno riferimenti alla brexit. Potrebbe anche capitare, ma i personaggi della storia penseranno tutto tranne che alla situazione politica dell’Inghilterra.
Sarebbe carino inserire qualche battuta, ora che me lo fai notare 😉
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Nuovo genere, ti è più congeniale?
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Non so cosa mi sia più congeniale. Mi appassiono alle storie, a prescindere dal genere.
Volevo scrivere un fantasy un po’ gotico. Vediamo.
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👍
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A me garba
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Grazie 😊
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Scritto benissimo
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Grazie davvero.
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Pura verità
Buona giornata
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Molto molto intrigante! Bravo come sempre 😉
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Grazie. Gentilissima 🙂
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Decisamente un buon inizio 😉
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