Buon pomeriggio amici lettori!
Oggi torno con una recensione librosa sul blog. Oggi recensisco il libro “What if it’s us” di Adam Silvera e Becky Albertalli.
Si tratta di una storia d’amore fra due ragazzi, purtroppo non disponibile in lingua italiana e che mi è stata suggerita da Feliscia de Illettorecuriosoblog.
Trama:
Arthur è un ragazzo di sedici anni. Sta trascorrendo a New York l’estate precedente al suo ultimo anno di liceo, per svolgere un tirocinio presso lo studio legale della madre. Durante una giornata estiva, come tante altre nella caotica metropoli, nota un ragazzo e rimane folgorato. Lo segue all’interno di un ufficio postale. In modo piuttosto sfrontato, Arthur riesce ad attaccare bottone con Ben, il quale, però, dopo poco scompare dalla sua vista.
A quel punto, però, Arthur decide di non mollare e si cimenta nella complicata impresa di provare a rintracciare il ragazzo che ha conosciuto all’ufficio postale. Seppure i pronostici non siano a suo favore, non si darà per vinto e, alla fine, riuscirà a trovare il modo di contattare Ben.
La relazione che si svilupperà fra i due ci porterà a chiederci se l’amore è davvero destinato a noi o se siamo noi chiamati a cercare e a far funzionare l’amore, a prescindere dagli ostacoli che l’universo potrebbe aver seminato sul nostro percorso.
Il mio giudizio
Parlando di questo libro, non posso che esprimermi in modo entusiastico. Questo libro è stata davvero una sorpresa. Un romance che mi ha davvero stupito e che mi ha fatto immergere in una storia piena di ironia, di sentimenti e di sorprese.
I due autori hanno creato una trama incredibilmente realistica e vivida che permette a tutti di immergersi in maniera completa nelle atmosfere newyorchesi. È un viaggio non solo nei sentimenti dei protagonisti, ma anche nella cultura popolare delle nuove generazioni e nelle vibrazioni culturali delle grandi metropoli del nostro pianeta.
“What if it’s us” è molto più del solito romanzo a lieto fine. È un romanzo che fa apparire l’amore fra due liceali qualcosa di incredibilmente importante. Un libro che gioca con la nostra idea che l’amore è nel nostro destino e con la nostra convinzione che debba essere l’universo a farci incontrare la persona giusta.
“Call me by your name vibes”
Non voglio nascondermi dietro a un dito. Forse il libro di Silvera e Albertalli non è frutto di una penna elegante come quella di André Aciman, ma le emozioni che ho trovato nel libro e il grado di coinvolgimento che ho provato nel leggere questo romanzo mi hanno ricordato proprio i tempi in cui ho letto “Chiamami col tuo nome”.
Mi piacerebbe davvero tanto se si riuscisse a creare un grandioso rom-com tratto da questo libro. Sarebbe anche un ottimo modo per rendere il libro popolare e ottenerne una traduzione italiana.
Lo consiglio?
Chiaramente lo consiglio. Tuttavia, vi ricordo che si può trovare solo in lingua originale. Ma non preoccupatevi: basta una conoscenza discreta dell’inglese per venirne a capo. Non è un romanzo complesso da leggere o con un vocabolario troppo pretenzioso.
Il linguaggio è colloquiale e lo stile è fluido, scorrevole. Si legge facilmente. Quindi, se masticate un po’ di inglese potrebbe essere alla vostra portata.
Articolo correlato:
Recensione di Chiamami col tuo nome
Bella recensione, mi trovi d’accordo!
I personaggi sono molto carini, soprattutto Arthur.
Grazie della menzione!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Di nulla. Grazie a te del consiglio 😊😍
"Mi piace""Mi piace"