La mia opinione su Unsolved Mysteries Volume 2

Oggi torniamo sul “luogo del delitto”, nel vero senso della parola.

Parliamo del volume II di “Unsolved Mysteries”, la famosa serie dedicata ai crimini irrisolti di cui Netflix quest’anno ha realizzato un reboot.

Dopo aver parlato del primo volume, oggi parliamo del secondo, uscito proprio a metà ottobre. 

Mai così ansiogena

La serie, in questo secondo volume, si rivela molto più ansiogena rispetto al primo volume. Tra la colonna sonora e le storie scelte – a dire il vero, estremamente disturbanti e ingarbugliate – la serie crea una connessione immediata con il telespettatore.

Non si può rimanere impassibili di fronte alle storie raccontate da Unsolved Mysteries, che, a mio avviso, ha raffinato lo storytelling di questi casi irrisolti. 

E’ chiaro l’intento di spingere gli spettatori, eventualmente in possesso di informazioni sugli accadimenti narrati, di mettersi in contatto con il programma o con le autorità per aiutare a risolvere questi misteri irrisolti. 

Il secondo episodio ruba la scena

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Credo che non si possa non parlare in modo autonomo del secondo episodio di questo secondo volume. Un caso talmente agghiacciante e disturbante da avermi colpito in modo profondo. E, a giudicare dagli articoli sul caso che si sono moltiplicati a seguito dell’uscita di questa seconda parte di Unsolved Mysteries, il caso non ha colpito soltanto me.

Sto parlando della misteriosa morte di Jennifer Fairgate (nome falso), una donna trovata morta con un foro di proiettile in fronte in un hotel a Oslo, nel 1995. Un apparente suicidio che, però, a giudizio degli esperti forensi, non quadra in alcun modo.

Una morte inspiegabile e avvolta nel mistero che sembrerebbe persino implicare il coinvolgimento di qualche servizio di intelligence. 

Si tratta di un caso così curioso e disturbante che non può che coinvolgere gli appassionati di crime stories come me. A tal proposito, vi consiglio di fare una bella ricerca sul caso Fairgate. Io non oso immaginare quanti romanzi si potrebbero scrivere, prendendo spunto da questa storia. E forse, ve lo devo dire, mi ha colpito così tanto che, magari, un giorno proverò a scriverci una storia a riguardo. Chissà… 

Per il momento vi saluto, invitandovi a dare un’occhiata a questo programma. E’ davvero ben fatto e riesce ad attirare in modo completo la vostra attenzione. Ovviamente, ve lo ricordo: astenersi deboli di cuore e fifoni! 

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