In questi giorni – come si sarà capito già dal post di ieri dedicato al film “La verità è che non gli piaci abbastanza” – ho sentito il bisogno di tornare sul blog non soltanto per postare recensioni ma anche per esprimere le mie riflessioni.
E anche oggi mi piacerebbe tornare a riflettere sulla tematica amorosa. Per farlo, mi rifaccio ai versi di Franco Arminio (di cui ho anche recensito un libro al seguente link):
quando non vi odiano
pazzamente,
quando non hanno un entusiasmo clamoroso
nei vostri confronti,
lasciate stare, non è una storia d’amore.
quando non hanno tempo
lasciate stare, non è una storia d’amore.
quando non dovete avere pretese,
quando dovete essere garbati,
lasciate stare, non è una storia d’amore.
quando non hanno la frenesia di vedervi
lasciate stare, non è una storia d’amore.
quando vi chiedono di calmare
la vostra ossessione
lasciatevi portare via dal tremore,
prima o poi finirete
in una vera storia d’amore.
Questi versi mi servono per pormi e porre a voi lettori una domanda: può esistere un amore – o forse sarebbe meglio dire un “innamoramento” – che non sia anche (in parte) ossessione?
Devo confessarlo: sono stanco, esausto di sentirmi ripetere un aggettivo quando conosco qualcuno, quando inizio a frequentare una persona. L’aggettivo in questione è “tranquillo”. Tutti sembrano essere alla ricerca di “qualcosa di tranquillo”.
Ma cosa diavolo significherà mai “qualcosa di tranquillo”? A mio modesto parere, si dovrebbe frequentare qualcuno al fine di trovare l’amore e non di trovare qualcosa di tranquillo. Se quello che ci ispira una persona o il rapporto che si crea è la tranquillità, allora siamo proprio lontani dall’amore. Per questo, avere come obiettivo primario ricercare un rapporto tranquillo mi pare come una trattativa al ribasso, come accettare che la vita non debba sorprenderci, ma soltanto non farci soffrire, soltanto non alterare lo status quo.
Abbiamo così paura di soffrire che preferiamo non rischiare?
Inizio a pensare che la paura di soffrire sia più grande dell’entusiasmo di sperare in qualcosa di più. E per questo ci mettiamo su un’armatura. Scansiamo i sentimenti veri, i coinvolgimenti forti, per costruire qualcosa di controllabile. Un rapporto usa e getta, dal quale non uscirne con le ossa rotta, qualora le cose non andassero bene.
Ma anche… Cerchiamo qualcosa o qualcuno che non stravolga i nostri equilibri. Vogliamo mantenere il controllo sulla nostra vita ed evitare persone che interferiscano con la nostra routine.
Insomma, in questa smania del tranquillo finiamo per cercare l’amore solo a parole, ma mai nei fatti.
Innamorarsi è come una dolce malattia
Ho sempre pensato che l’innamoramento fosse un momento bellissimo. È il momento in cui il mondo rinasce – per citare Recalcati -, il momento in cui in ogni momento della nostra giornata pensiamo di non essere più soli e sappiamo che i momenti salienti delle nostre giornate saranno condivisi con qualcuno.
Innamorarsi di qualcuno non significa volere subito un impegno, creare un legame indissolubile, significa semplicemente lasciarsi trasportare dalle emozioni ed essere felici di aver trovato qualcuno con cui essere folli insieme.
Innamorarsi è una dolce malattia, quando si viene ricambiati. Si vivono momenti estremi, travolgenti e gioiosi. È questo che dovrebbe fare provare l’innamoramento. E con queste sensazioni credo che la tranquillità abbia davvero poco a che fare.
Esiste amore senza ossessione?
Ritengo che, se esiste un solo sentimento davvero estremo, quello è l’amore. Per questa ragione scomodo la parola “ossessione”.
Le parole di Arminio, in fondo, ci parlano di un’ossessione positiva, di un’emozione tumultuosa che non può essere arginata.
Credo che l’amore dovrebbe essere sempre qualcosa di estremo, soprattutto i primi tempi. Un gioco di delimitazione dei confini, di fughe e riavvicinamenti, un’eterna incostanza, sono caratteristiche tipiche delle conoscenze della nostra epoca in cui i sentimenti sono troppo filtrati perché riescano a esprimersi appieno. Tuttavia, non si può accettare l’idea di cercare un amore annacquato, limitato dalle paure e dagli egoismi. Non si può accettare di soffrire per qualcosa che non sia completo.
L’amore deve essere, in un certo senso, ossessione e tutti dovremmo conservare la speranza di vivere un simile sentimento nella vita.